Beatrice e Donatella hanno perso tutto: uomini che le hanno ingannate, famiglie che non le hanno sostenute, il passato-una persecuzione, il futuro-una vaga nebulosa.
Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero. È qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l'estrema diversità dei loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell'organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.
Le due non si somigliano mai e si fanno sempre luce a vicenda.
Il brusio assordante delle parole di Beatrice trova terreno fertile nel silenzio di Donatella e tra le due sembra nascere un'improbabile amicizia che le porta a una rocambolesca fuga. Alla ricerca della felicità. Ma dove si trova la felicità? "Nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili", risponde Beatrice. Chiamatela matta!
Scappano insieme, come le famosissime Thelma & Louise di una ventina d’anni fa, fuggendo su macchine rubate e mimando le amiche americane la cui fine, come sappiamo, sarà tragica.
Confronti e scontri portano le due ad essere finalmente importanti per qualcuno, ormai indispensabili l’una per l’altra. Donatella riuscirà a trovar un leggero senso di pace dopo anni di tormento, trascorsi nel tentativo di riavere indietro il proprio bambino. Beatrice capirà invece che, in fondo, rimanere a Villa Biondi con Donatella potrebbe rivelarsi come la cosa migliore da fare, piuttosto che tornare agli ambienti del passato e ad una madre che non la considera più né come donna né, tantomeno, come figlia.
Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero. È qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l'estrema diversità dei loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell'organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.
Le due non si somigliano mai e si fanno sempre luce a vicenda.
Il brusio assordante delle parole di Beatrice trova terreno fertile nel silenzio di Donatella e tra le due sembra nascere un'improbabile amicizia che le porta a una rocambolesca fuga. Alla ricerca della felicità. Ma dove si trova la felicità? "Nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili", risponde Beatrice. Chiamatela matta!
Scappano insieme, come le famosissime Thelma & Louise di una ventina d’anni fa, fuggendo su macchine rubate e mimando le amiche americane la cui fine, come sappiamo, sarà tragica.
Confronti e scontri portano le due ad essere finalmente importanti per qualcuno, ormai indispensabili l’una per l’altra. Donatella riuscirà a trovar un leggero senso di pace dopo anni di tormento, trascorsi nel tentativo di riavere indietro il proprio bambino. Beatrice capirà invece che, in fondo, rimanere a Villa Biondi con Donatella potrebbe rivelarsi come la cosa migliore da fare, piuttosto che tornare agli ambienti del passato e ad una madre che non la considera più né come donna né, tantomeno, come figlia.