Comincio io.
Il film mi è molto piaciuto perché siamo lontani da inutili sentimentalismi e lacrime facili. Il film fa ridere commuovendo e fa commuovere ridendo.
Philippe vive in un palazzo splendidamente arredato, circondato dalle inappuntabili attenzioni di un personale che non riesce a scuoterlo dall’abisso della sua tristezza.
Cercava qualcuno che vedesse semplicemente una persona su una sedia a rotelle, non una sedia con sopra un handicappato da compatire.
E’ lo stesso Philippe, infatti, che esprime subito il desiderio di non ricevere gratuitamente pietà, perchè non è quello che cerca lui. E’ sfiancato dall'eccessivo volume di pietà al quale è sottoposto ogni giorno.
Driss lo rinvigorisce di linfa vitale, tanto da farlo reinnamorare di qualcuno.
Il significato della vita non consiste solo nello stare in piedi, ma nel comunicare, nel vivere e nel respirare le emozioni. sempre.
Dice ad un certo punto Philippe: "Il mio vero handicap non è la mia paralisi, ma è stare senza di lei!"
Non si nasce amici, lo si diventa iniziando ad ascoltare la vita dell'altro, con la comprensione e non con la compassione.
L'opera racconta una doppia rinascita: dalla ormai rassegnazione di Philippe costretto a vivere su una sedia a rotelle e senza una donna da avere accanto, alla possibilità di una vita migliore per Driss che, dopo il tempo passato dietro le sbarre, vede aprirsi un varco per una rinascita sociale attraverso il suo nuovo "quasi amico".
L'elemento che consentirà tale rinascita ai protagonisti sarà l'umorismo.
L’ironia è qui intesa quasi come motore dell’esistenza.
E voi cosa dite? Cosa pensate del film?